Atelier Atollo - Loft 27

Loft 27 è un nuovo spazio abitativo, fatto di stratificazioni temporali manifeste e sovrapposte.

Lasciar trasparire le vecchie tracce della casa, contrapponendole a un nuovo linguaggio architettonico, è stato l’approccio sia spaziale che materico, che ha dato forma a questo progetto.

Liberato dai vecchi muri che lo frammentavano, lo spazio giorno diventa un’open space, in cui il blocco cucina in acciaio inox, segnala la sua indipendenza posizionandosi su un gradino. Questo “podio”, introducendo la curva e manifestandosi nella sua materialità cementizia, scardina le relazioni ortogonali dello spazio, mantenendone però la sua continuità.

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Le tracce dei muri abbattuti lasciate a vista, diventano segni che ritrovano la loro connessione strutturale con le colonne in cemento armato, spogliate degli strati di intonaco che le rendevano invisibili. La matericità cruda del cemento entra in contrasto con il cerchio perfetto ritagliato per alloggiare l’attacco della Lamp de Marseille, sottolineandone l’importanza nello spazio.

Un nuovo muro di forati estrusi, con texture lasciata a vista per accentuare il contrasto materico tra nuovo e vecchio, si estende verso la zona notte, nascondendo una cabina armadio a cui si accede attraverso un’apertura “a casetta”, che rievoca una forma domestica archetipa.

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L’unica porta della casa è quella a doppio battente del bagno, recuperata da un vecchio edificio del primo ottocento. Le sue dimensioni ridotte, la fanno sembrare vagamente fuori scala, conferendole un aspetto intimo, più vicino ad un mobile, che ad un elemento architettonico.

Un nuovo pavimento monomaterico, in due colori differenti, diventa l’elemento che definisce la zona pubblica (in rosso amarena) e la zona privata (in grigio caldo). Il battiscopa di marmo bianco e nero è stato recuperato, e riutilizzato in tutta la casa, come gesto capace di ricucire insieme vecchio e nuovo, pubblico e privato.