Appartamento con varie pareti colorate

Il Feng Shui o “ambiente-terapia”, è un’antica disciplina cinese che studia come disporre gli ambienti in modo che sprigionino energia positiva intorno a noi.

L’ambiente in cui lavoriamo, in cui viviamo è fondamentale per il nostro benessere e per la nostra produttività.

Un percorso olistico tra Bio-architettura e Feng Shui

Il Feng Shui migliora la qualità della vita, se applicato correttamente, facendo in modo di mettere in sincronia tutti gli elementi di un ambiente, consentendo agli abitanti di esprimersi al massimo: ogni spazio abitativo, infatti, determina il sentirsi a proprio agio oppure no, ciò a sua volta produce un particolare stato emotivo da cui ne consegue un comportamento che potrà essere più o meno produttivo.

Il nostro corpo è la nostra prima casa

L’edificio in cui viviamo o lavoriamo è la nostra seconda casa! C’è una costante interazione tra i due ambienti (interno ed esterno),  ciò influenza tutte le azioni e decisioni delle nostra vita.

Secondo recenti studi di neuroscienze esiste un’attività della rete neuronale del cervello detta “default mode network” che entra in funzione solo nei momenti in cui non si fa niente, in uno stato vicino al sogno a occhi aperti. C’è un’area del cervello che non lavora quando si pensa intensamente o si fa qualche lavoro operativo, ma entra in funzione solo quando si sta semplicemente tranquilli.

Dicono che questa funzione sia utilizzata per l’auto-consapevolezza, per l’orientamento mentale, per la memoria, ma in parole povere non è altro che la funzione che permette di ripensare radicalmente e in modo obiettivo ciò che definiamo “Io”. Quindi è scientificamente accertato, per esempio,  che stare seduti in riva al mare ascoltando il rumore delle onde, oppure guardare la fiamma del fuoco all’infinito crea benessere.

Possiamo sostenere che il nostro modo di mangiare, il nostro modo di vestire, la maniera di disporre i mobili o di scegliere un’abitazione, sono il riflesso del nostro stato psicofisico o per dirla “alla cinese”, il riflesso del nostro stato energetico in quel particolare momento.

La scelta di un colore, di una forma, di un oggetto, di posizionarsi in uno spazio, può essere espressione di una condizione patologica dell’individuo o il tentativo inconsapevole di un auto-trattamento; ad esempio, al ristorante alcuni tenderanno a sedersi ad un tavolo vicino alla porta d’ingresso o accanto ad una finestra.

Oppure vi sono persone che traducono il loro profondo desiderio di cambiamento psichico-affettivo modificando in continuazione la disposizione dell’arredamento della propria abitazione.

Le tre modalità di assunzione del colore

Il colore è la percezione visiva generata dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina inviano al cervello quando assorbono le radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d’onda e intensità nel cosiddetto spettro visibile o luce.

Le tre modalità di assunzione del colore:

  • Cromoambiente (i colori in natura, in architettura e nell’interior design);
  • Cromoterapia (uso del colore a scopo terapeutico e attraverso l’abbigliamento);
  • Cromodieta (il colore assunto attraverso il cibo).

Nutrirsi con gli occhi, il naso e la lingua. I colori, il profumo, il sapore decideranno cosa assumerà il corpo. Con una frase: ascoltare la musica del cibo.

Secondo il noto pittore viennese Friedensreich Hundertwasser definitosi il medico dell’architettura:

“la linea diritta rappresenta l’unica linea non creativa. È mortale. Il nostro intelletto è stato influenzato da anni e anni di indottrinamento che ci porta a supporre con convinzione che la linea diritta è uguale al progresso, ma nel nostro subconscio suona continuamente una campana di emergenza. Quando siamo in città esposti a linee diritte, soffriamo di emicranie, non ci sentiamo bene senza conoscerne il motivo. La gente diventa violenta, senza un apparente perché. Tutte queste linee diritte stanno distruggendo completamente il nostro mondo e le nostre anime. Io trovo che questa architettura sia criminale. Rappresenta la distruzione dei nostri sogni e dei nostri legami con la natura e la bellezza”.

Piante con in sfondo delle pareti colorate

La luce e i colori ci fanno vivere

Luce e colori possono “intossicare” o guarire.

Quante volte nella vita di ogni giorno un colore fa la sua comparsa come sfondo di una decisione o di un sentimento? Quante volte più che il riso mangiamo il giallo del curry? Non l’insalata, ma il suo verde? Quante volte il nostro comportamento si lascia influenzare dal colore del vestito del vicino, dal colore degli alimenti, delle auto e di altro ancora?

Secondo il medico Amber:

“Gli estroversi amano i colori caldi, mentre gli introversi preferiscono i colori freddi in quanto non necessitano di stimolazioni esterne”.

In base ai principi della cromoterapia, i colori hanno un ruolo fondamentale ed incidono fortemente su atteggiamenti e comportamenti, sopratutto in fase di  crescita.
Se si soffre spesso di mal di testa, sono indicati, soprattutto per la zona notte, colori come il blu, l’azzurro o il verde: trasmettono tranquillità ed hanno un’azione calmante e rilassante.

È bello vedersi circondati di bianco, dalle pareti ai pavimenti della propria casa. Considerato “non colore” per eccellenza, il bianco può essere introdotto in ogni ambiente. Ma è proprio la sua neutralità che, se profusa in abbondanza, induce un senso di malinconia e solitudine. Il bianco, pur trasmettendo un’immediata sensazione di ordine e pulizia, può inibire la creatività; e la voglia di socializzare.

Per questo è sconsigliabile per le pareti della cameretta dei bambini, dove sono invece più indicati colori come l’azzurro o il porpora, che hanno un effetto distensivo e conciliante.

L’effetto dei colori sulla psiche e sull’organismo è stato lungamente studiato, in generale i colori yang (accesi come il rosso, il giallo e l’arancio) sono attivanti sia psichicamente, sia fisicamente, mentre i colori yin (come il blu, l’azzurro, il verde con tonalità pastello) sono rilassanti ed inibenti.

L’oro, il blu e il bianco sono i colori delle radiazioni della divina Trinità nella creazione, sono dunque i colori più spirituali.

Il bianco perché riflette la trascendente coscienza di Dio, il blu perché riflette la coscienza di Cristo o Krishna e l’oro (o il rosso, una trasformazione del colore oro) perché riflette la radiazione o l’energia presente nel cosmo. Nel corso dei secoli l’uomo ha istintivamente associato il bianco alla purezza e alla spiritualità; il blu alla calma onnipresenza, come il cielo azzurro; e l’oro o il rosso all’energia.

Il rosso associandosi inevitabilmente al colore del sangue, richiama il pericolo, il piacere sessuale; è iper-stimolante ed eccitante; va utilizzato in piccole quantità, serve a superare l’abbattimento e la tristezza; provoca calore, accresce la tensione muscolare, la pressione sanguigna ed il ritmo respiratorio; in particolari sfumature fa aumentare la salivazione.

È ottimo contro i raffreddori, non va utilizzato in caso di infiammazioni.

Secondo Amber una persona che cerca di dimagrire deve scegliere alimenti ricchi in raggi rossi dello spettro; ciò significa che i cibi dovranno possedere in natura raggi rossi, gialli e arancione (anguria, melone, mango, cavoli, ciliegie, albicocche, carote, zucche, fragole, pesche, cachi, arance…); oppure bere acqua solarizzata rossa, contenuta in un bicchiere rosso lasciato al sole almeno un’ora. In Tibet si avvolgono con drappi rossi e si mettono al sole per combattere le malattie da raffreddamento.

Il rosa è delicato, femminile; spesso il rosa è associato ai fiori, al cui principale rappresentante dà il nome. Non esiste una parola cattiva che significhi “rosa”: il rosa evoca le migliori condizioni d’umore, quelle di chi vede la vita in rosa; la letteratura rosa è il classico contenitore di sdolcinerie e buoni sentimenti.

L’arancione è caldo, defaticante, stimola anch’esso l’appetito; dà fiducia in se stessi e ottimismo, aiuta le persone con paure; è ottimale per la palestra ed il garage in tutta la sua storia, ha fatto da spalla al rosso e qualche volta all’oro; stimola e accresce il numero delle pulsazioni senza elevare la pressione sanguigna; non ha praticamente alcun attributo negativo. Combatte l’’angoscia.

Il giallo è speranza, attività, brioso, allegro stimolante psichico; le pagine gialle, i post-it e gli evidenziatori; il giallo-brillante rappresenta “spontaneità” ed è estroverso, attivo, proiettivo, espansivo, ambizioso, investigatore. È utilizzato nelle zone studio, ricerche, aiuta a comunicare meglio;

Il giallo è il legame: il sole, dà la vita, e l’oro, segno tangibile del trionfo. È l’unica tonalità che è più brillante quando è completamente satura, mentre gli altri colori si scuriscono. Aiuta nel processo digestivo, in quanto stimola i succhi gastrici. È uno stimolante cerebrale, attiva il timo e controlla la crescita.

Il giallo acido combatte il tabagismo e l’alcol. Indossare un maglione giallo aiuta a diminuire il fumo di sigaretta.

Il verde è pacificante, rassicurante, rinfrescante, ecologico, neutro, virile; è il colore della guarigione, della speranza, della vita nuova; abbassa la pressione sanguigna, stimola l’ipofisi, esercita un’azione disinfettante antisettica, antibatterica; utile nei casi di insonnia, seda il sistema nervoso e aiuta nei casi di irritabilità; aiuta nei problemi di tipo circolatorio. Ottimo per le sale di attesa.

Il verde scuro simboleggia l’invidia, la gelosia e la superstizione (“verde d’invidia”).

Il verde è una tonalità ambivalente, è il colore della decadenza e della putrefazione: sugli occhi ha un effetto benefico e calmante.

Il turchese (azzurro + verde) è rilassante, passivo, difensivo, possessivo; i suoi aspetti affettivi sono persistenza, auto-affermazione, ostentazione.

In casa potrebbe essere usato per le zone notte, maggiore applicazione nella zona notte dei ragazzi; utile per la febbre quando la temperatura è su livelli normali; aiuta nei crampi e nelle contrazioni.

Per l’allergia in quanto il turchese è composto da azzurro e verde; contro le ustioni rigenera la pelle.

Il pigmento “indaco” può essere ottenuto mischiando 55% di pigmento ciano e 45% di pigmento magenta (rosso + viola).

È un analgesico naturale, molto utile contro il dolore; è un depuratore del sangue; è un tonico muscolare; è emostatico (riduce o arresta i flussi emorragici).
Consigliato nel soffitto dello studio dentistico, negli ospedali e stanze di cura in genere

Il blu è dolcezza, quiete, tranquillità, aiuta a ritrovare il nostro centro; è calmante, egocentrico, passivo, sensibile, comprensibile, socievole. Gli aspetti affettivi sono: tranquillità, tenerezza, amore-simpatia, le immense distese del cielo e del mare; l’altezza e la profondità hanno conferito al colore un carattere di nobiltà. È il più sereno dei colori, fresco, tranquillo e ordinato.

Può essere usato in caso di febbre, ha effetto rinfrescante, indossandolo protegge dai pensieri negativi altrui. Nella cromodieta rappresenta il cibo per l’anima (prugne, uva, cavoli rossi, ribes e mirtilli);

Il blu si ottiene dal Guado (Isatis tinctoria), pianta che appartiene alla famiglia dei cavoli, anticamente nei dipinti si utilizzava il lapislazzolo come colorante naturale. Lo stesso Piero della Francesca utilizzava il blu di guado, che si avvicina molto alla tonalità dell’indaco.

Blue-jeans significa blu di Genova era ottenuto con il Guado. È a Genova che intorno al 1500 nasce la storia del tessuto che ha accompagnato l’evoluzione dei jeans.
Infatti con il nome “blue de Genes” (da qui: blue jeans) si indicava un particolare tipo di telone di colore blu utilizzato sulle navi per vele e per coprire le merci.

Il viola in particolare favorisce l’ispirazione, la spiritualità e aiuta nella meditazione; attiva la milza, stimola i nervi; rallenta l’attività cardiaca, favorisce l’afflusso sanguigno alla parte superiore del cervello; risulta eccellente per sedare stati violenti di follia improvvisa, ma anche per regolare gli eccessi di ira.  È austero, tetro, malinconico. In casa potrebbe essere utilizzato in piccole quantità a sottolineare o spegnere un altro colore. Aiuta contro i traumi.

Lavabo su parete viola

Il rosso e il blu, da cui sono composti il viola e il porpora, sono diametralmente opposti dal punto di vista fisico, da quello emotivo e da quello simbolico. Ci fa apparire seducenti e misteriosi.

Il bianco è ordinato, pulito, ma anche monotono e freddo, abbagliante; affatica l’occhio è deprimente. È considerato il colore positivo per eccellenza. La magia bianca è volta a fin di bene l’arma bianca è, certo, meno letale delle altre. Ci aiuta ad iniziare un periodo nuovo della nostra vita indossandolo. In casa e ovunque è il colore più usato. Sembra sia responsabile della stragrande maggioranza delle anomalie oculari. È il colore del lutto in Cina.

“Il bianco deve essere usato solo se intorno c’è un enorme chiasso di colori…”

secondo Le Corbusier

Il grigio è neutro, monotono, smorto; è il colore del calcestruzzo, del cemento, dei macchinari, degli arredi, delle armi, delle navi, degli aerei e dei mezzi bellici; fa passare inosservati. Vive negli affari, fa pensare all’intelligenza.

Il nero è introverso, deprimente; simboleggia rifiuto, negazione, lutto; la percezione del nero sembra basata sul contrasto con gli stimoli circostanti; il nero totale è molto raro; il nero suggerisce solidità e massa; suggerisce lo spazio, che è infinito. Rappresenta anche la forza, la potenza, la tenacia e l’inattaccabilità.

L’oro, il blu e il bianco hanno effetti benefici sul sistema nervoso.
Questi tre colori aiutano a bruciare tutti i pensieri e i desideri inutili, le idee sbagliate, i risentimenti ed i contrasti nei rapporti umani”.

Tratto da: “L’eterna ricerca dell’uomo di Paramhansa Yogananda”. I colori e le combinazioni di colori possono risollevare, ispirare,  fare respirare liberamente, stimolare, guarire, ma anche inquietare, opprimere, fare ammalare.
J. Paungger e T. Poppe,  Salute e benessere in armonia con le fasi lunari, Tea edizioni, Milano.

Noi ci nutriamo di atmosfere create negli ambienti, di amore, di pensieri e sentimenti.

Con tutto questo guariamo o ci indeboliamo!