
Una casa a mare è uno spazio funzionale alla spiaggia, non è mai un luogo fine e autosufficiente a se stesso, è uno spazio molte volte misurato, dove serve solamente poter svolgere le attività vitali essenziali ma sempre a supporto della spiaggia. E’ un luogo allo stesso tempo che deve garantire una serenità particolare, quella della vacanza, non ci può essere uno scollamento tra il relax sulla battigia e quello sul divano; i due spazi sono una storia continua senza colpi di scena, senza vicende inaspettate, tranne una, ma questa dipende proprio dal caso affrontato in questo lavoro, se dalla casa, per un’organizzazione del complesso il mare non si vede…bene! Bisogna portarlo dentro.
Il lavoro che si presenta è da un lato di ricucitura dello spazio domestico interno con il contesto ambientale esterno, mare_casa e viceversa come un continuo; dall’altro il tema è quello della privacy in un’abitazione di soli 50 m², dove devono convivere quattro persone garantendo loro un minimo di privacy a parità di condizioni e di comfort ambientale. La zona giorno è preparata in un’unica stanza, con una piccola cucina, un piano colazione, un tavolo e un divano per un po’ di relax. La zona giorno e la zona notte sono messe in comunicazione da una porta; nella zona notte vi era la necessità di ricavare due camere da letto in uno spazio grande quanto la zona giorno, e qui ci è venuta in soccorso parte della storia della nostra stessa Sicilia: abbiamo ridisegnato in chiave contemporanea una “mashrabiya”, cioè un sistema filtro di matrice araba che schermando un ambiente permette il passaggio della luce e dell’aria eliminando quel senso claustrofobico che un ambiente piccolo e pieno di setti murari potrebbe provocare.
L’esperimento sembra proprio riuscito: in un ambiente piccolo, a sua volta frazionato l’elemento architettonico separa e allo stesso tempo rende unico lo spazio, come se una scultura fosse calata dentro il piccolo recinto determinando spazi funzionali e piacevoli allo stesso tempo. Lo sforzo ulteriore è stato pure quello di mantener due bagni e di trovare lo spazio per una cabina armadio; il risultato è stato proprio quello di aver quasi amplificato lo spazio percepito, e la conferma è proprio la riconoscenza del committente che chiosa attraverso una comunicazione social con “ Siamo stati benissimo, abbiamo trascorso un’estate bellissima in una casa meravigliosa”… essere a disposizione dei desideri degli altri. Obiettivo raggiunto. CasAmare, casa dAmare.