
È possibile abitare la musica? E se lo stessimo già facendo senza rendercene conto? Le città suonano? Se così fosse che suono avrebbe una città? Che immagine ha un ambiente sonoro?
Prospettive ed intersezioni sonore
Dimmi poiché sei così sensibile agli effetti dell’architettura, non hai osservato, camminando per la città, come tra gli edifici che la popolano taluni siano muti e altri ancora parlino, mentre altri ancora che sono più rari, cantano?
(Paul Valery – Eupalino o l’architetto)
Affrontare il tema che lega l’architettura alla musica ed i relativi rapporti che ne intercorrono non è stato semplice, riuscire a distinguere i suoni, i rumori, voci e silenzi dello spazio; gli spazi consacrati alla musica che con l’avvento della tecnologia hanno acquisito nuove forme; la diffusione nello spazio pensata in funzione del riverbero della diffusione e combinazione dei suoni con l’ambiente e quando è invece l’architettura ad invadere lo spazio della musica come idea, struttura regolamentandone le forme ed i contenuti.
Molti musicisti hanno deciso di approcciarsi in maniera sperimentale alla musica, per citarne alcuni: Ezio Bosso artista multidisciplinare, sostenitore della musica empatica e delle sinestesie; Luigi Nono con l’applicazione del suono spazializzato propone l’ascolto come tema per l’abitare; Raymond Murray Schafer padre dei paesaggi sonori e David Byrne leader dei Talking Heads che studia i benefici e le evoluzioni che l’architettura può fornire alla musica.

Schema di studio trattato dal testo di Roberto Favaro “Spazio sonoro – Musica e architettura tra analogie, riflessi e complicità” punto di partenza dei miei studi
Mashup City – play
Mescolare/Mescoliamo: Introduzione alla sperimentazione e scelta del linguaggio rappresentativo.
Catanzaro come campo di applicazione, muoversi in un luogo che si conosce ma approcciarsi in modo differente, schizzo del “Mural” di Mimmo Rotella, per spingere alla ricerca di una nuova comunicazione ed una mappa “Unconventional” per rappresentazione, lettura ed approccio.

Parole chiave: sentire – ascoltare; Immaginary landscape; Sense of place; Sound Walk; Spazio sonoro e spazio sentito.
Movie in the city – pausa
Kevin Lynch urbanista e architetto statunitense nel suo libro più famoso : “L’immagine della città” racconta di come le persone percepiscano lo spazio urbano attraverso schemi ed elementi riconducibili alle seguenti categorie : “Percorsi, Margini, Quartieri, Nodi e Riferimenti” e creando attraverso questi delle mappe mentali ben precise.
Questo criterio è stato applicato al centro storico di Catanzaro, suddiviso in Riferimenti rappresentati dai tre colli che sorgono sullo sperone roccioso detto Trivonà; in Quartieri o Rioni più antichi, quelli con un’identità chiara e netta, con caratteristiche urbane e morfologiche differenti, I Nodi ossia gli edifici storici, cinema, teatri, musei tutti quegli edifici simbolo di storia o di attività culturali; ed infine i Percorsi le strade principali e quelle ideali ottenute dall’intersezione tra i vari nodi.
P:WAKE – pausa
Play: Walk Action Keep Earl
Inizia: Cammina – Agisci – Mantieni l’ascolto
Una serie di mappe che rappresentano i vari tipi di percorsi generati dall’intersezione dei Quartieri e i vari Nodi, l’idea è quella che i tragitti possano rappresentare una passeggiata sonora.

Tra tutti è stato scelto quello scaturito dai quartieri e il Palazzo di Vetro realizzato da Saul Greco e sede dell’attuale amministrazione provinciale, un edificio contemporaneo rispetto al contesto e che a livello visivo suggeriva una certa musicalità.
L:SONG – pausa
Landascape: Study Object Noise Guide
Paesaggio: Studio degli oggetti guidati dal rumore
Metodologia di studio del paesaggio sonoro (con criteri a tratti schafferiani), registrazioni effettuate nei vari quartieri durante la fascia oraria più “satura” campitura sonora della durata di 6 minuti, legenda descrittiva, composta dalle varie tipologie di suoni recepiti, il volume e il tipo di percezione (suoni lontani, vicini, chiusi e aperti) nessun approccio scientifico, “soltanto” ascolto e descrizione.

Registrazioni effettuate con microfono ZOOM Q3HD – PHOTO : NIKON D80. Analisi dei suoni catalogati attraverso la tipologia, il segnale e la percezione psicoacustica.
Applicazione sul campo – REC
Modalità di intervento secondo alcuni step: Descrizione del rione – Ascolto registrazioni – Mappatura dei suoni – Rappresentazione grafica delle frequenze – e composizione graduale del percorso scelto – Fotografie volutamente “Ovattate” in contrapposizione ad una palette colori “Pop”. Il microfono è stato posizionato in punti strategici, di transito, piazze o strade.
Switch
Switch: interruttore che cambia il corso dello svolgimento del lavoro. Dallo studio del paesaggio sonoro passiamo a quello dell’edificio – nodo (Palazzo di vetro) anello di congiunzione e strumento per una nuova lettura.
B:RIME
Building: Revolutional Inside Music Emotional
Edificio: Rivoluzione profonda musica emozionale.
Mappa riassuntiva con le icone sonore e rappresentazione del prospetto
Non l’hai mai dunque provato quando assistevi a qualche festa solenne o partecipavi ad un banchetto, e l’orchestra inondava la sala di suoni e di fantasmi? Non ti sembrava che allo spazio primitivo si sostituisse uno spazio concreto e mutevole, o piuttosto che il tempo ti circondasse da ogni parte? Tu allora vivevi in un edifizio mobile, ad ogni istante nuovo, che si ricostruiva in sé per consacrarsi interamente alle trasformazioni di un’anima: l’anima dell’estensione.
(Paul Valery – Eupalino o l’architetto)
Informal sheet music: Analisi musicale del prospetto, si intuisce a livello visivo la tipologia di suono scelto per comporre la facciata, il numero dei beat, la scansione ritmica, le variazioni e i movimenti di tutti gli elementi che compongono la facciata.
Listening and looking: Il prospetto viene stravolto, è campito secondo il suono ed è investito di una nuova immagine che suona. L’architettura si ascolta ed il suono si vede.

La lettura musicale e la trasposizione in un linguaggio sonoro è stata possibile grazie all’intervento dell’Architetto e Musicista Giuseppe Emanuele Costa (Yosonu)
Tutto il materiale sonoro è stato realizzato grazie all’intervento dell’architetto e musicista Giuseppe Emanuele Costa – Yosonu

Side A: con Intro tratto dal Monologo di Monica Vitti nel film la “Notte” voce: Francesco Villari – registrazioni dei rioni; Side B: con intro tratto dal libro di Paul Valery “Eupalinos o l’architetto” voce Francesco Villari – Glass Music prospetto sonoro
MATERIALE SONORO
SIDE A
- Intro
- Case Arse
- Rione Cocole
- Piazza Mercanti
- Quartiere della Giudecca
- Filanda
- Discesa gradoni
- Porta MarinaBellavista
- Grecia
- Montecorvino
- Fontana Vecchia
- Palazzo di Vetro
SIDE B
- Intro
- Glass Music
Brava, hai composto un lavoro meticoloso e come una partitura lo hai reso…..musica. L’abitare è musica, la vita è musica. Noi tutti facciamo parte di una maestosa opera. Continua in questa tua ricerca……musicale.
Ciao Vanni.
Grazie, è stato un percorso complicato che però non smette di stimolarmi. Credo si abbia bisogno di riscoprire i molteplici aspetti che caratterizzano una disciplina complessa come quella dell’architettura. Sono lieta che le sia piaciuto. Un saluto Giada