Vino e architettura

Oggi il connubio tra Architettura e Vino si fa sempre più forte e proprio per questo motivo a progettare le cantine sono archistar del calibro di Renzo Piano, Mario Botta, Santiago Calatrava Zaha Hadid e molti altri.

Costruzioni che una volta erano viste solo come luoghi di produzione, oggi sono diventate il fulcro dell’enoturismo, proprio grazie allo stretto legame tra la zona produttiva e la zona destinata all’accoglienza con sale degustazioni e wine shop.

Grazie a questa stretta connessione è possibile fare un vero e proprio tour ENO-ARCHITETTONICO, in cui farsi stupire dalle bellezze dell’architettura, sorseggiando un buonissimo calice di vino.

Adesso analizzeremo insieme una breve carrellata di alcune tra le più particolari cantine, in Italia e non solo!

Renzo Piano

Rocca di Frassinello – Gavorrano (GR)

Unica Cantina progettata da Renzo Piano, sita nella Maremma, tra Gavorrano e Giuncarico.

Tratto peculiare è la torre rossa visibile anche a distanza, posta al centro di un grande quadrato (40×40 metri) contornato da una cornice di venti metri lungo la quale vi è la distribuzione di tutti i processi produttivi. La torre, cattura la luce e tramite un sistema di specchi la porta a quello che è il cuore di una cantina, la barricaia, dove a una profondità di cinquanta metri riposano fino a 2500 barrique.

Risalendo in superficie troviamo un pavillon, in vetro e profili metallici, dove si tengono pranzi, degustazioni, mostre, congressi ed eventi vari

All’esterno, il sagrado, terrazzo in cotto chiamato così proprio da Renzo Piano, ci regala cinque mila metri quadrati di superficie “fluttuante”, da cui ammirare il paesaggio.

Rocca di Frassinello

Rocca di Frassinello – Disegni progettuali

Rocca di Frassinello

Rocca di Frassinello – Esterno

Rocca di Frassinello

Rocca di Frassinello – Barricaia

Mario Botta

Cantina Petra – Suvereto (LI).

In Val di Cornia, nella maremma livornese, troviamo la Cantina Petra, una tenuta di quasi 300 ettari. L’edificio si presenta come un grande cilindro sezionato da un piano parallelo alla collina e due lunghi porticati ai lati. Nella struttura cilindrica, tra travi in legno lamellare e setti in calcestruzzo armato, si fa posto il giardino pensile. Travi secondarie, tra le principali e il primo anello, creano delle grandi finestrature che illuminano l’interno del blocco principale. Al piano terra troviamo la barricaia, le zone per l’invecchiamento, la vinificazione, l’imbottigliamento e l’imballaggio oltre ad una lunga galleria che penetra nella montagna e conduce alla sala per la degustazione.

La cantina fa parte del circuito Toscana Wine Architecture.

Cantina Petra

Cantina Petra – Esterno

Santiago Calatrava

Ysios winery – Camino de la Hoya, Spagna.

Nasce su un sito molto irregolare, con dislivelli anche di 10 metri e per metà è occupato dai vigneti. Calatrava decide di giocare coi volumi per creare continuità tra interno ed esterno e il risultato è una forma sinusoidale, sia in piano che in quota.

Le facciate, rivestite da doghe di cedro, richiamano le botti di vino, mentre il tetto segue l’andamento sfalsato, dando come risultato un’onda superficiale rigata.

La pianta rettangolare si sviluppa sull’asse est-ovest per accogliere il programma lineare per il processo di vinificazione, proprio a sottolineare questa linearità gli ingressi sono posti lateralmente.

Santiago Calatrava

Santiago Calatrava – Ysios

Santiago Calatrava

Santiago Calatrava – Dettaglio tetti

Isabella Monteforte

Cantina Caiarossa – Riparbella (PI)

Sita nella Val di Cecina, la Cantina Caiarossa deve il suo nome ai terreni, che si caratterizzano per la presenza di diaspro, rocce e ghiaia dal colore rosso intenso.

La Cantina segue l’architettura geo-biologica e la disciplina del Feng – Shui, e proprio da questa materia prende forme, colori, luci, materiali e orientamento. La composizione architettonica segue i canoni della tipica costruzione alla “toscana”, essenziale e austera.

L’esterno della cantina appare di un rosso intenso, simbolo di forza passione e concentrazione, oltre a rievocare il colore del suolo.

Le grandi vetrate, poste ai lati della struttura, permettono ai raggi del sole di entrare e regalano, grazie al giallo caldo e tenue delle pareti che ne amplifica la luminosità, una luce naturale, fonte di energia per il benessere psicofisico dell’uomo.

La struttura della cantina fa parte del circuito Toscana Wine Architecture.

Cantina Caiarossa

Cantina Caiarossa – Esterno

Cantina Caiarossa

Cantina Caiarossa – Interno

Archea

Cantina Antinori – Bargino (FI).

Vincitrice per l’anno 2022 del World’s Best Vineyard, la Cantina Antinori è frutto di uno stretto legame tra paesaggio e territorio, che ha portato i progettisti dello studio Archea ad immaginare un’architettura che fondesse l’ambiente naturale e l’opera dell’uomo. La Cantina Antinori è quasi invisibile dall’esterno, infatti l’edificio si rivela attraverso due tagli orizzontali nella terra, che individuano i terrazzamenti che caratterizzano da sempre il paesaggio coltivato a viti. Al di sotto del tetto giardino si sviluppano tutti gli ambienti di lavoro dell’opificio e gli spazi ricreativi. Il tetto giardino è l’elemento caratterizzante di questo progetto, oltre che fortemente voluto dalla committenza, per recuperare la maggior parte della superficie sottratta dal progetto stesso e renderlo nuovamente alla natura, destinandolo alla coltivazione.

Altro elemento di spicco di questo progetto sono le scale scultoree realizzate in Corten dalle forme elicoidali, inizialmente tagliate per questioni di costi ma successivamente realizzate in loco, che danno un tocco di drammaticità al progetto.

Anche questa bellissima cantina fa parte del circuito Toscana Wine Architecture.

Cantina Antinori

Cantina Antinori – Sezione

Cantina Antinori

Cantina Antinori – Tetto giardino

Cantina Antinori

Cantina Antinori – Dettaglio scale

Zaha Hadid

Viña Tondonia – Haro, Rioja – Spagna

Un segno riconoscibile e iconico, proprio come lo è lei, lo ha lasciato Zaha Hadid nel progetto per la Rafael Lopez de Heredia Tondonia, antica azienda vinicola spagnola di alto livello.

Sceglie di realizzare un involucro a forma di decanter, una vera e propria mosca bianca tra le architetture tradizionali storiche preesistenti.

Progettato per ospitare il wine shop e il centro di degustazione, si presenta come una teca completamente trasparente sul fronte e il banco di degustazione portato in esposizione nel 1910 dai fondatori della cantina e che è rimasto preservato, intatto e riportato allo splendore con questo progetto.

Vina Tondonia

Vina Tondonia – Esterno

Vina Tondonia

Vina Tondonia – Interno con banco del 1910

Se sceglierete anche voi di coccolarvi in una di queste cantine, potete farlo prenotando una visita direttamente dai loro siti internet.