Sala interna ricreativa per i bambini

L’intervento nasce dall’esigenza di dotare l’attuale scuola materna del Comune di Roverbella di un manufatto, sostitutivo del vetusto già presente nei pressi, dedicato all’ospitalità ed alla cura della prima infanzia, per la fascia che va dai 0 ai 3 anni.

L’Asilo Nido “Gli Elfi” è il risultato pertanto di una proposta di Project Financing, avanzato dalla Cooperativa Sociale Società Dolce all’amministrazione comunale in risposta al suddetto bisogno.

La proposta ha cercato, nel bilancio economico delle parti, di organizzare gli spazi per un Nido rispondenti ad una capacità di almeno 2 sezioni, commisurate a loro volta per essere idonee ad accogliere 30 bambini.
L’area individuata per la nuova costruzione è inserita all’interno dell’ampia porzione verde sul margine occidentale dell’esistente scuola materna, in un ambito libero, delimitato nella parte bassa da una viabilità interna all’isolato – la Via Don Bazzotti, da cui avvengono i principali accessi – e nella parte alta da un settore rettangolare entro cui è stata di recente realizzata una mini pista per l’educazione stradale dei piccoli.

Il progetto ricade all’interno di un articolato perimetro a forma di trapezio allungato in cui il nuovo edificato deve mediare il rapporto tra il verde circostante e il corpo di fabbrica della mensa/cucina a cui necessariamente andava connessa l’addizione.

Strategia progettuale

La composizione si è basata su una figura a impianto triangolare, 45,2x32x32 mt., la cui base si orienta sull’asse parallelo al margine perimetrale, ortogonale alla via Bazzotti, e i lati corti, che si chiudono ad angolo retto, risultano inclinati a 45° per seguire la giacitura tracciata dal piano secante l’esistente volumetria della cucina. La descrizione geometrica definisce l’ideale figura entro cui sono stati organizzati gli ambiti esterni protetti e tutti gli spazi interni del Nido, dimensionati secondo le prescrizioni di normativa.

La quantificazione della superficie è stata programmata sulla base di un numero di 2 sezioni per massimo 15 utenti l’una, per un complessivo numero di 30 bambini. In questa configurazione il layout funzionale risulta orientato con vertice basso ad ovest, volto a stabilire l’apertura d’ingresso sulla via stradale d’accesso, e vertice alto ad est a chiusura del fronte orientale verso cui si aprono entrambe le sezioni.

 

Parte dell'asilo a figura triangolare

Programma funzionale

Lasciando alle spalle la via stradale d’avvicinamento all’area e superato il breve condotto d’ingresso, lo spazio passa dalla linearità della distribuzione iniziale ad un ambito che amplia la propria dilatazione spaziale e funzionale, seguendo una seconda direttrice ruotata di 45°, a stabilire l’ambito idoneo ad accogliere la centralità delle funzioni del nido. Infatti, mentre negli spicchi che fiancheggiano l’ingresso vengono contenuti tutti i locali riservati agli addetti, utilizzati per la preparazione e l’organizzazione delle attività didattiche nonché per le riunioni e la gestione tecnica dei macchinari impiantistici, la parte centrale, orientata sull’H della figura triangolare di base, accoglie lo spazio bimbo più dedicato alla conoscenza e alla condivisione di gruppo delle attività a loro riservate.
Da questo ambiente si passa direttamente agli spazi più intimi e specifici delle due sezioni in cui bambini svolgono la maggior parte della vita all’interno del nido ed in cui diversi momenti si alternano nel corso della giornata, dal sonno al pasto, dalle attività di gioco ordinato a quelle psicomotorie più libere.

Lo spazio sezione, pur organizzato per avere un’indipendenza tra i momenti legati alle attività e la fase dedicata al riposo, è stato concepito per permettere flessibilità e contiguità tra gli ambienti.

Spazio aperto per avere sala giochi e spazio per il riposo comunicanti

Per far risultare agevole la fruizione degli spazi, tanto ai bimbi quanto alle educatrici, chiamate ad organizzare e sorvegliare gli spazi durante l’alternanza delle fasi giornaliere programmate, le sezioni sono state accoppiate in modo speculare mettendo a contatto le due zone dedicate al riposo attraverso una partizione mobile che può materialmente determinare due distinti locali isolati, oppure diversamente un unico dormitorio in casi che lo prevedano o lo necessitino.

La potenzialità di questo ambito tra le due sezioni, nelle intenzioni di progetto modificate in corso d’opera, cercava di esser colta al massimo anche per consentire la totale apertura delle due zone notte e, di conseguenza, delle corrispettive sezioni, verso lo spazio centrale degli atelier, trasformando la zona centrale in un’unica grande sala per feste e riunioni.

Infine, la spazialità interna delle sezioni del Nido scopre un’importante prosecuzione verso l’esterno, attraverso l’ambito “in-between” definito dalla veranda protetta da tende movibili, inserita proprio come “stanza all’aperto” per stabilire un diretto contatto con i locali interni e favorire la continuità non solo visiva ma anche fisica dei piccoli ospiti con il giardino.

Sala giochi per bambini con tappeti in gomma

 

Qualità dell’involucro esterno

Il dialogo tra superficie verticale del nastro, che confina e separa gli ambiti del nido, e il mantello piegato della copertura diventano riconoscibili per contrasto e complementarità degli attributi materici: alla durezza massiva, evidenziata nel trattamento delle pareti perimetrali, rifinite con un intonaco scolpito da scanalature verticali che vibrano per tutta la sua lunghezza la superficie esterna di chiusura, si contrappone la leggerezza del cangiante foglio metallico posto a protezione del pacchetto di chiusura del corpo di fabbrica.
Tali scelte trovano la giusta corrispondenza nelle prestazioni richieste ad entrambe le partizioni. Il rivestimento metallico oltre a garantire facilità di installazione e protezione attraverso l’uso dell’alluminio pre-verniciato, realizza anche un’ottima schermatura che evita il surriscaldamento del tetto, grazie proprio all’elevato indice di riflettanza ottenuta dal trattamento di finitura.

Seguendo la stessa volontà di ricercata integrazione fra le componenti, la corrispondenza di linguaggio architettonico nelle scelte materiche riemerge nei trattamenti superficiali della tamponatura. Differenti grane e colorazioni dell’intonaco producono non solo l’effetto vibrato immaginato per stimolare l’occhio del piccolo ospite, ma suggeriscono al bimbo la possibilità di esplorare con il tatto diverse consistenze conferendo alla parete maggiori proprietà sensoriali.
Le scanalature realizzate manualmente e scolpite direttamente nell’intonaco semi-indurito attraverso l’uso di diversi stampi, trasmettono inoltre un gioco di rimandi alla manualità del bimbo, simile a quella a cui viene invitato nei giochi sulla sabbia umida.
La massa dell’involucro viene percepita e dichiarata anche per rendere chiaro il rapporto di forte barriera termica assolta dalle pareti a garanzia di un alto valore coibente.

 

Sostenibilità ambientale

La concezione del nuovo Nido d’Infanzia attinge ad una decisa sensibilità verso i temi dell’integrazione paesaggistica e di sostenibilità ambientale, espressamente confermati dal pieno rispetto e miglioramento dei parametri previsti dalla legge sui C.A.M. (criteri minimi ambientali del D.R. 11/10/2017).
L’edificio inoltre si colloca in classe A4 indice di un consumo energetico vicino allo zero. Il controllo del comfort ed il soddisfacimento delle prestazioni, per quanto riguarda riscaldamento e climatizzazione, viene ottenuto con un sistema integrato di impianti di accumulazione e produzione energetica, pannelli solari e fotovoltaici.
In tema ambientale anche la risorsa proveniente dal recupero dell’acqua piovana, immagazzinata in appositi serbatoi, verrà utilizzata per l’irrigazione del verde nelle stagioni calde per ottimizzare costi e consumi derivati.

In conclusione molti dei dispositivi studiati e proposti per questo intervento, svolgono un’importante funzione ecologica, ma, altresì, contribuendo a rinnovare l’assetto formale delle strutture architettoniche, favoriranno la comprensione dei principi eco-sostenibili, preparando ad una più cosciente partecipazione nella gestione dell’ambiente naturale i piccoli ospiti, nel riconoscimento del valore di queste componenti.