
Nel cimitero di Cosenza, su colle Mussano nella parte storica, il viale scandito da filari di cipressi secolari, lo studio dell’arch. Domenico De Rito, ha disegnato due edicole funerarie di famiglia, (De Rito/Esposito) realizzando un’originale e singolare opera dallo stile sobrio ed elegante, un monolite di pietra di travertino con gli ingressi sui lati opposti e su quote diverse per la morfologia del terreno.
Si tratta di un parallelepipedo con struttura in cemento armato. Su un lato quattro aiuole in pietra di travertino dividono la scala comunale dall’edicola funeraria; nel retro della parte bassa dell’edicola funeraria è stato ricavato uno spazio al chiuso destinato a deposito, per la gestione e la cura del verde e dell’edicole.
Sono (tre) i materiali che raccontano l’intera opera, il travertino, il vetro e l’acciaio, in grado di trasmettere un effetto monocromatico tra interno ed esterno.
Il travertino bianco, le cui caratteristiche ne fanno un materiale unico, riveste l’intero volume; le ampie vetrate e le porte di accesso, basculanti a tutta altezza creano una continuità visiva; l’acciaio progettato in tutte le sue finiture, ha fatto da collante fra il materiale lapideo e le trasparenze dei cristalli.
Il travertino
Materiale lapideo lavorato filo sega e posato senza fuga, ha rivestito esternamente ed internamente l’interezza dell’edicola funeraria, in diverse misure.
I cognomi, De Rito ed Esposito (mio nonno) di fianco all’ingresso, sono stati scavati nella pietra, dinamici nel gioco magico che solo la luce naturale sa creare durante l’arco della giornata; internamente, le lastre, qualcuna purtroppo incisa con nome (mio padre) e date, sempre in pietra filo sega, rispettano la volontà progettuale monocromatica; la pavimentazione sempre in travertino, per una questione igienica è stata trattata con una resina di riempimento, con finitura satinata.
Il vetro
Ampie e di vetro temperato, le vetrate e le due le porte di accesso, basculanti a tutta altezza.
L’acciaio
La balaustra, le maniglie ed i ferma lastre sono in acciaio satinato.
Tutti gli elementi sono stati disegnati dallo studio De Rito e magistralmente curati fino alla realizzazione.
Considerazioni
Dice l’architetto De Rito: “sentivamo il bisogno di far entrare la luce naturale dentro, abbiamo disegnato delle grandi aperture per creare una luce eterea, invasiva e per sempre. E proprio per sempre sarò grato ai saggi consigli di mio padre che, quotidianamente trovo sempre al mio fianco.”