È obiettivamente utopistico ipotizzare, oggi, una soluzione definitiva in grado di sconfiggere le problematiche connesse l’inquinamento, una dieta “anti-smog” che chiuda la partita su tutti i fronti e risolva la questione.

Sarebbe bello, avremmo un aria pura da respirare ovunque, mari senza plastiche e paesaggi da cartolina. Ma se la panacea ancora non esiste, una cosa è certa: tutti noi possiamo comunque contribuire a migliorare la situazione nella quotidianità.

Può farlo un ente pubblico implementando ad ampio raggio apposite strategie ambientali.

Può farlo un’azienda sostenendo e promuovendo al suo interno politiche green o attivando processi di produzione sostenibili.

Può farlo il singolo individuo adottando piccoli-grandi comportamenti virtuosi. E le nuove tecnologie, sempre più spesso, si rivelano utili alleati.

theBreath®, molto più di un semplice tessuto. Un sicuro alleato contro l’inquinamento.

Ecco un esempio. Prodotto da Anemotech, realtà tutta italiana che progetta soluzioni finalizzate a migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo, theBreath® è un innovativo materiale tessile “amico” dell’ambiente.

La sua trama è infatti formata da due strati esterni realizzati  in materiale stampabile e traspirante (che dunque consentono il passaggio in entrata e in uscita dell’aria) e da un’anima intermedia, in fibra carbonica, capace di “catturare” e disgregare le sostanze volatili nocive.

Il tutto sfruttando il flusso naturale dell’aria che (proprio perché naturale) non necessita di alcuna fonte energetica esterna per essere attivato e  alimentato. Zero emissioni, per un processo sostenibile al 100%.

Schema del funzionamento di theBreath dove da sinistra entra l'aria inquinata e a destra esce pulita

Detta così sembra quasi semplice ma a monte del brevetto c’è un’impegnativa fase di studio e di progettazione.

L’idea iniziale è venuta a Gianmarco Cammi (attuale direttore operativo di Anemotch) che ha poi coinvolto in un lungo e mirato progetto di Ricerca & Sviluppo un team di ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche.

Ed è nato theBreath® che sì, si presenta come un semplice tessuto ma che in realtà è una fibra davvero rivoluzionaria in grado di purificare l’atmosfera circostante.

All’aperto tanto quanto negli ambienti chiusi, perché – ricordiamolo – lo smog non è solo là fuori in tangenziale ma, purtroppo per noi, lo si trova, e in abbondanza, anche negli uffici, nelle abitazioni, nelle scuole, negli spazi commerciali… e via discorrendo.

Basti pensare che in ogni locale dove sono presenti fotocopiatrici a toner, condizionatori o impianti di riscaldamento vengono rilasciate sostanze volatili nocive che poi noi, più o meno inconsciamente, respiriamo e incameriamo.

Dalle strade di Roma ai posteggi di Monte-Carlo…

Partiamo dall’outdoor. In ambienti esterni theBreath® è sempre più spesso utilizzato per realizzare maxi-affissioni.

Recentemente, tanto per citare un esempio concreto, un gigantesco pannello pubblicitario (parliamo di 455 mq) è svettato per alcuni giorni in una centralissima Piazza di Roma andando a ricoprire un edificio in fase di ristrutturazione. E lo slogan, recitava “Portate i vostri figli a respirare. Qui sotto.”

installazione theBreath con lo slogan "Portate i vostri figli a respirare. Qui sotto."

Provocatorio? Nemmeno poi tanto visto che test reali già svolti in altre città dimostrano che un pannello theBreath® di 10 mq in affisso per strada è grado di assorbire indicativamente in un anno le emissioni procurate dal passaggio di 1450 auto diesel, da 3635 auto benzina o emesse da 15 caldaie.

Bello (e cool) a dirsi: anche il Principato di Monaco è stato conquistato da questa tecnologia.

Lo scorso aprile, la Direzione Comunicazione monegasca ha reso noto di aver avviato un test di valutazione dell’inquinamento atmosferico all’interno del parcheggio di un centro commerciale, nell’ambito dei progetti di innovazione e qualità della vita promossi dal Dipartimento di attrezzature, ambiente e pianificazione urbana del Principato.

Ebbene, per effettuare tale test sono stai installati anche alcuni pannelli theBreath®.

… ma anche a casa, a scuola e in tanti altri ambienti

E in ambienti chiusi? In casa, lo si può appendere come fosse un quadro, stampando sulla sua parte frontale l’immagine che più preferiamo, o essere utilizzato per ricoprire divani, sedie e poltrone.

Ufficio con tre postazioni computer e un pannello theBreath appeso al muro

Anche a scuola, perché no? Da Piacenza a Novara, da Milano a Osimo (AN), sono sempre di più gli istituti scolastici che decidono di installare all’interno delle aule alcuni pannelli realizzati con theBreath®, con il preciso intento di rendere i propri ambienti più salubri e meno inquinati, a tutto vantaggio di alunni e insegnanti.

Personalizzati ad hoc e raffiguranti immagini scelte dagli insegnanti (cartine geografiche, figure geometriche, etc.), i pannelli appesi alle pareti hanno dimensioni e ingombri analoghi a quelli di qualsiasi altro materiale didattico comunemente adottato dalle scuole.

Gli esempi non finiscono certo qui.

theBreath® può foderare la capottina di un passeggino, trasformarsi in una tenda alla finestra o essere indossato andando a caratterizzare un capo di abbigliamento… indoor e outdoor, sono davvero tanti i suoi ambiti applicativi.

Tanti quanti quelli di un qualsiasi altro tessuto.