Sottopiatto in legno con disegni della Siclia impressi sopra

Ci sono cento e più sicilie, come affermava Bufalino, a rappresentare, come frammenti caleidoscopici, aspetti differenti, spesso contrastanti, dell’isola: immagini, paesaggi, sapori, odori, storie, personaggi (reali e mitologici) si affastellano nella memoria dei suoi abitanti, così come dei suoi visitatori.

Queste sovrapposizioni, ovviamente, non possono non riaffiorare nel lavoro dei progettisti che, di volta in volta, riesumano dal calderone “frattaglie” antropologiche per sublimarle in nuove ricette, tutto è fine ingrediente, nulla è scarto.

Sottopiatto in legno con disegni della Sicilia impressi sopra

Con questo approccio sette artisti siciliani, designer e architetti, sono stati chiamati ad omaggiare la loro terra in una serie di sottopiatti decorativi racchiusi nella collezione “I Siciliani” curata da Gabriele D’Angelo per Trame Siciliane, brand dedicato agli accessori per la cucina e la tavola della Falegnameria Ferrantelli, storico marchio alcamese, artigiani del legno da tre generazioni.

Lo stesso Gabriele D’Angelo, all’interno della collezione, firma la linea Grand Tour ispirata alle illustrazioni dei poster dedicati alla Sicilia pubblicati negli anni ’20 dall’Ente Nazionale per le Industrie Turistiche, restituendo l’immagine romantica ed esotica di una terra calda e attraente, oggi veri e propri oggetti di culto per collezionisti.

Sottopiatto in legno con disegni della Sicilia impressi sopra

Allo stesso modo ma con differente approccio anche il duo Occhino e Alioto (Officina77) con Borghi Sospesi ricorre ai paesaggi urbani, mettendo in scena una sorta di anamorfosi sintetica dei caratteri emblematici dei “borghi della memoria”: torri, castelli, campanili, palazzi, abitazioni e botteghe compongono lo scenario-rifugio in cui ritrovare se stessi e le proprie origini.

Come in una sorta di “blow-up”, due progettisti si concentrano, con un alto di scala, su alcuni elementi architettonici specifici delle loro città di origine. Salvatore Spataro si lascia ispirare dalle Basole dalle quali sono caratterizzate le pavimentazioni di Noto, come di altre città siciliane, lavorando sui contrasti cromatici degli accostamenti dei ricorsi della pietra lavica, nera, alla bianca pietra calcarea locale; una vera e propria terza parete urbana in tanti scenari, costieri e dell’entroterra.

Sottopiatto in legno con disegni della Sicilia impressi sopra

Alle bicromie delle decorazioni dei sagrati del duomo delle città di Lentini e Sortino si ispira con le sue Sofia e Tecla Luca Maci: nelle trame di questi tappeti litici si incastrano simboli apotropaici legati all’acqua, al suo ciclo di fertilità e al culto della dea madre traendo origine dall’antica tradizione iconografica tessile dei manufatti agropastorali.

Altri aspetti della stessa tradizione femminile vengono impressi in Maria da Alessandra Grasso, ispirata ai centrini ricamati a mano, in un ricco e sapiente alternarsi di pieni e vuoti ottenuto mano a mano, nodo dopo nodo.

Un altro oggetto del folklore popolare, il Bummulo, viene richiamato dal lavoro di Stella Orlandino che ne ritrae, oltre ogni fronzolo decorativo, la sua silhouette essenziale.

Sottopiatto in legno con disegni della Sicilia impressi sopra

Infine, la lunga tradizione della pesca irrompe, tra reti e pesci, ne I Masculini da Magghia di Elisabetta Laviano, omaggiando così la sua città, Catania, richiamando alla memoria il rapporto ancestrale della città con il suo mare, dal quale trae da sempre diletto e sostentamento.

Mille esperienze differenti, tanti punti di vista, per un solo racconto.

(Luca Maci)